In questi giorni andando in giro per la città dai supermercati, ai bar, ai ristoranti, non si parla d’altro che della carenza d’acqua con discorsi di forza molto arrabbiati che fanno capire la disperazione della gente dovuta alla mancata distribuzione di questo prezioso liquido abbiamo potuto toccare con mano la grande angoscia dei cittadini di Agrigento
I cittadini di questa città si arrovellano il cervello per potere trovare un minimo di soluzione anche barbina di poco conto senza vera risoluzione definitiva pur di avere qualche ora in più di distribuzione a casa o guadagnarsi qualche giorno in meno nei vari turni
La disperazione di questa città ci tocca molto da vicino, visto il nostro ruolo di rappresentanti dei cittadini, un ruolo che ci responsabilizza e ci sprona ad intervenire immediatamente, ai vertici degli enti suggerendo risoluzioni che possano dare sbocco a questo insopportabile disagio.
A questo gridare e parlare continuamente senza soluzioni non fa certo bene a nessuno ne fa giungere nelle varie case l’acqua.
Oggi al punto in cui siamo a parte l’imprendibilità del meteo che sicuramente non aiuta questa provincia l’attuale crisi idrica non accenna a placarsi con lo spauracchio anche per l’ordine pubblico.
Star lì ha chiedere carte e faldoni per capire di chi è la colpa e il perché di tale comportamento al punto in cui esattamente ci troviamo serve a poco.
Certo scellerata e stata da parte dell’ente locale far perdere un finanziamento cospicuo come quello di 44 milioni di euro per il rifacimento della rete idrica che se iniziato i lavori all’epoca del finanziamento e con celerità sarebbe stato già completata tutta l’opera ma ad oggi serve a poco.
Chiedere all’AICA della sua allegra gestione che ha fatto accumulare passivi che non permettono più nessuno scostamento ad oggi serve a poco.
Andare a scovare i vari furti di acqua che vengono perpetrati causando oltre le perdite un ulteriore danno agli utenti ad oggi serve a poco.
Andare a capire perché a San Leone vi sono ville con piscine e giardini fioriti mentre i cittadini di questa città vanno a prendere l’acqua con i bidoni facendo lunghe file alla fontana di Bonamorone serve a poco.
Tutto questo potrà sicuramente servire dopo aspettando gli esiti esaminate le varie carte interessando cosi gli organi preposti e la magistratura e successivamente mettendo al disdegno e alla disistima politica e civile da parte di tutta la popolazione per coloro che hanno reso invivibile questo bellissimo lembo di terra
Oggi servono soluzione immediate che possano dare risposte di un certo tipo
Siamo fortunatamente un’isola e come tale bagnata da tutti i lati dal mare, questo sicuramente come siciliani ci privilegia poiché si possono subito installare dei dissalatori anche di piccole dimensioni oppure riattivare quelli dismessi e dati in mano a suo tempo ai vandali e cosi potere dare subito ristoro ad una terra che non vede una goccia d’acqua da più di un anno
Oppure fare attraccare immediatamente nei porti siciliani navi cisterna che possono dare subito una soluzione a breve termine in attesa di decisioni più importanti e più risolutive
Non possiamo di certo continuare accusare ora questo ora quello in attesa che qualche miracolo avvenga e nello stesso tempo dichiarare Agrigento Capitale della Cultura rendendo invivibile questa magnifica regione e facendo scappare non solo i turisti ma anche i residenziali
Le decisioni debbono essere prese subito e con coraggio
Noi come Cittadinanzattiva siamo vicini a quelle persone e quei politici che danno soluzioni immediate per risolvere problemi atavici come quello dell’acqua delle strade che hanno reso famosa la nostra regione in tutto il mondo